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Storia del Comitato di Modena - Nico Bortoletto
Introduzione
Il nostro volontario Nico Bortoletto si è occupato, nel 2012, di un progetto regionale di scoperta e scrittura della storia della Croce Rossa in Emilia-Romagna e, in particolare, della storia del nostro Comitato.
Basandosi sul testo “Storia della Croce Rossa in Emilia-Romagna dalla nascita al 1914”, edito da FrancoAngeli, ci racconterà a puntate la storia del nostro Comitato.
Nel 2012, nell’ambito di un progetto regionale di scoperta e scrittura della storia della Croce Rossa in Emilia-Romagna, frequentai per un qualche periodo i vecchi uffici del Comitato provinciale, allora ancora siti in corso Vittorio Emanuele, dove si trovava una sorta di archivio storico dell’ente provinciale. Fui allora accolto da Maristella Mammi, già Ispettrice delle Infermiere Volontarie e, se così si può dire, conservatrice-curatrice assolutamente volontaria dell’archivio storico di Comitato.
Si trattava di ricostruire la primissima storia dell’Ente, dalla sua nascita fino -sostanzialmente- all’entrata in guerra, al fine di evidenziare l’evoluzione e, dal mio punto di vista, trovare le dinamiche di relazione e co-costruzione che caratterizzavano il rapporto tra la società civile modenese di allora e la nascente Croce Rossa locale. Come in quasi tutti gli altri comitati considerati dal gruppo di lavoro, anche l’archivio modenese aveva però sofferto perdite documentali importanti, dovute a scarsità di spazio, disattenzione, traslochi, conferimenti di carta per il macero e mancate archiviazioni vere e proprie. Il lavoro, al quale contribuì anche una cultrice della Storia di Croce Rossa, Elena Branca, si articolò anzitutto nella riclassificazione di quanto presente, nella valutazione della sua valenza documentale e nel capire ciò che di importante mancava. In tal senso, un supporto venne fornito dall’Archivio storico del Comune di Modena, attraverso la stampa quotidiana di allora e l’archivio documentale di istituzioni che comunicavano con la CRI.
EPISODIO 1 – Le origini
(da NL 27 del 31 marzo 2021)
Nota per iniziare la lettura: i sottocomitati di seguito citati corrispondono agli attuali comitati. La CRI, in origine, adottava la dicitura di Comitato per il solo comitato Centrale.
Il Sottocomitato di Modena nasce il 3 aprile 1887 alla fine di un breve periodo di incubazione, iniziato sostanzialmente nello stesso anno e stimolato dal prof. Federico Bezzi, docente dell’Università. Ad organizzarne immediatamente le fila, con grande successo, è il prof. Luigi Nasi che in pochi mesi raccoglie ben 105 soci temporanei tra la società civile locale, raccogliendo il plauso unanime di municipalità e prefettura.
L’esigenza della costituzione di un Sottocomitato a Modena era nota da tempo: sin dal 1881 vi era stata una richiesta di costituzione, da parte del Comitato Centrale, rivolta a sindaco e prefetto, richiesta sostanzialmente caduta nel vuoto: la vecchia capitale del ducato estense, da poco più di vent’anni era stata declassata a cittadina di media grandezza del nuovo regno e il contraccolpo si era fatto sentire. La stessa università modenese, distante dai fasti ducali, lottava per sopravvivere e solo nel 1887 tornò ad essere parificato alle c.d. università maggiori. I due eventi non sono in alcun modo slegati perché, solo dopo questo ritorno dell’università cittadina nell’alveo degli istituti di alta formazione del Regno, molti medici che in essa operavano si dedicarono alla Croce Rossa locale.
Il più vecchio documento rinvenuto nel nostro archivio riguarda l’invito ad una adunanza, presso una sala –messa a disposizione dall’Università– per la formazione di un Comitato della Croce Rossa, datato 16 febbraio 1883 e firmato da : Vaccà Comm. Prof. Luigi Magnifico Rettore dell’Università di Modena dal 1881 al 1889, Prof. Giovanni Generali, Picaglia Dott.Luigi, Lucchi Ing. Giovanni Battista, Crespellani avv. Arsenio, Carruccio Prof. Cav. Antonio, Bergonzini Prof. Curzio, Tonini Dott. Guglielmo.
Il verbale dell’adunanza, tenuta il 18 febbraio 1883, cita presenti le più varie autorità, oltre che i responsabili del Sottocomitato di Campogalliano –evidentemente già costituito in precedenza– e a una folta rappresentanza della Società dei Naturalisti, i responsabili della Congregazione di Carità, dell’Ospedale di Modena, della Congregazione di Misericordia Israelitica, della Società dei Reduci, della Società d’Igiene, oltre al rappresentante del giornale Il Panaro e, ovviamente del Comitato della Croce Rossa Prof. Chivi.
Nel verbale il Prof. Generali precisa di aver ricevuto incarico dal Comitato Centrale della Croce Rossa, in quanto presidente del Sottocomitato di Campogalliano, e cita un ulteriore Comitato istitutivo, già promosso nel 1881 dalla Giunta Municipale, di cui non era a conoscenza ma che, come sopra evidenziato, non aveva dato gli esiti sperati.
Tra le varie mozioni discusse, viene approvata quella del Carruccio: rinverdire il voto dell’amministrazione comunale riattivando la Commissione comunale e aggiungendo alla stessa i Signori Vaccà, Generali e Carruccio. Dopo di ciò pare non succedere nulla; i successivi documenti riguardanti l’argomento sono, infatti, datati 1887 e riguardano una corrispondenza tra il Comitato Centrale, il Prof. Nasi, il SottoComitato Regionale di Bologna ed altri ancora, nella quale si discute e si cerca di appianare la disputa su chi abbia il compito e l’incarico di fondare il SottoComitato di Modena.
In una nota del 21 febbraio 1887 giunta dal Comitato Centrale al Prof. Nasi, lo si invita alla formale costituzione a Modena di un SottoComitato di Sezione e il 23 febbraio 1887 il Prof. Nasi accetta, associandosi il Prof. Cesari nell’incarico.
Basato sul testo “Storia della Croce Rossa in Emilia-Romagna dalla nascita al 1914”, edito da FrancoAngeli