Servizi del Comitato
Sbarco migranti Ravenna
da newsletter 67 del 1° marzo 2023
Il 18 febbraio sette Volontari del Comitato di Modena, D’Imprima Gaetano, Moraru Michela, Iotti Annamaria, Agù Cristina, Ori Silvia, Cavallini Valeria, Chiha Saifedin, ed un Volontario del Comitato di Sassuolo in estensione a Modena, Garzone Gerardo, si sono attivati per dare supporto al Comitato di Ravenna, impegnato nella gestione dello sbarco di 84 migranti, tra i quali vi erano 58 minori non accompagnati, salvati in mare dalla Ocean Viking di Sos Mediterranée.
I Volontari hanno potuto fornire il loro apporto grazie alle conoscenze fornite dai Corsi Opem e MIGR, necessari per poter garantire un intervento efficace.
Una richiesta di sostegno analoga era già pervenuta dal Comitato di Ravenna il 31.12 ed anche allora i nostri Volontari erano intervenuti fornendo un aiuto valido e significativo.
A seguito potete leggere le testimonianze di due Volontarie di Modena, che ci aiutano a comprendere dal punto di vista tecnico ed emotivo cosa significhi intervenire in aiuto ad altri Comitati nel supporto agli sbarchi.
Cristina Agù:
“La Logistica era la stessa del 31 dicembre, la grande tensostruttura collocata al Molo San Filippo Terminal Crociere era suddivisa in tre aree:
- Controllo sanitario e prima fotosegnalazione;
- Area ristoro;
- Area di frontiera: ufficio immigrazione, fotosegnalazione e impronte, controlli penali.
Uno dei Volontari è stato assegnato alla prima accoglienza parte sanitaria, quindi ha indossato tutti i DPI del caso, il suo compito era di accompagnare i positivi nell’ambulatorio dedicato, ma, dato che non ci sono stati positivi, è stato impiegato per accompagnare i migranti nei vari ambulatori medici e successivamente nella zona di ristoro.
Altre due Volontarie erano Jolly, quindi di volta in volta sono state impiegate in settori diversi ed in particolare hanno dato una mano sia nell’area vestizione che nell’area calda all’ingresso per mettere i braccialetti del controllo sanitario ai migranti.
Un quarto Volontario è stato impiegato nell’area di controllo fra l’area ristoro e l’area frontiera. Il suo compito era quello di far passare di volta in volta solo il numero di migranti richiesti contraddistinti dal numero del braccialetto.
Due Volontarie sono state assegnate all’area frontiera, la Dirigente del Servizio Sociale Elena Zini ci ha chiesto di coordinare lo spostamento dei migranti nelle tre aree che erano state predisposte sul presidio della zona fotosegnalazione e impronte e sul tabellone (novità rispetto all’altra volta), sul quale venivano segnati di mano in mano i numeri dei migranti che si spostavano da un’area all’altra.
L’ultima postazione verso l’uscita era quella riservata agli RFL, alla quale si sono dedicati altre due Volontarie, partecipando ai colloqui fatti dagli assistenti sociali e lavorando con le colleghe RFL che venivano da fuori regione”.
Valeria Cavallini:
“Desideravo fare questa esperienza da tanto tempo, per me l’area di aiuto ai migranti è la più grande espressione dei principi di Croce Rossa. La giornata di oggi è stata una esperienza davvero indimenticabile e anche sconvolgente, pur sapendo cosa avrei trovato, grazie soprattutto al corso MIGR, che mi ha dato delle basi e conoscenze che non avevo, quello che più mi ha colpito è la grande malinconia e tristezza che si leggeva nei loro occhi, insieme alla grande compostezza che avevano questi ragazzini che li faceva sembrare già adulti, ma in realtà la maggior parte era poco più grande di mio figlio, che alla mattina avevo salutato nel suo letto caldo e al sicuro, e con la possibilità di vivere la propria età. La contrapposizione tra queste due realtà, per quanto si possa immaginare, il vederla e il toccarla con mano, è davvero sconvolgente e indimenticabile”.
Ringraziamo i nostri Volontari per l’aiuto fornito in modo così tempestivo ed efficace e invitiamo gli interessati ad iscriversi ai prossimi corsi Opem e MIGR per poter contribuire anche loro alla gestione di eventuali emergenze future.