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Un anno fa... Emergenza alluvione: l’area 3 si mobilita e corre in aiuto delle popolazioni - di Chiara Gorni
da newsletter 42 del 15 dicembre 2021
L’area 3 si mobilita e corre in aiuto delle popolazioni di Chiara Gorni
Siete tutti a conoscenza dell’enorme sforzo mio, dei colleghi Mattia e Giuseppe, e di tutto il Comitato per rispondere all’emergenza che ha colpito per il 90% – se non di più – del territorio di nostra competenza. Abbiamo fatto tutto il possibile e dobbiamo essere estremamente fieri di avere un Comitato così pieno di voglia di fare, in un’area in cui c’è molto da fare.
Come sapete durante questa emergenza, abbiamo risposto con disponibilità sia verso la consulta provinciale del volontariato, sia verso la CRI regionale, e abbiamo coperto con ambulanza aggiuntiva le necessità della centrale operativa 118, come anche di un pulmino per eventuale evacuazione della popolazione.
Abbiamo attivato:
- 10 squadre di volontari per il monitoraggio arginale (coprendo la consulta quasi per intero la notte del 6/12)
- 1 ambulanza aggiuntiva e 1 pulmino per eventuale evacuazione popolazione in pronta partenza dalle 11 del 6/12 alle 13 dell’8 dicembre
- 2 squadre a supporto logistico e per il trasporto di materiale presso la consulta
- la squadra di pulizia fango le cui foto hanno chiamato l’attenzione del nazionale (attivata dalla CRI Regionale)
- supporto di personale delle IIVV presso RSA di Mirandola.
Oltre al coordinamento e alla gestione del team area 3 (la sottoscritta con Bertinelli e Cicalese) dalle 20 del 5/12 senza pausa – ci siamo presi cura delle comunicazioni, della copertura delle necessità tramite attivazione dei volontari, della sala operativa, dei report regionali e nazionali e di fare partire i nostri volontari in modo sicuro, dotati di tutti i DPI e di tutti i consigli di cui potevamo disporre…
Non abbiamo lasciato indietro niente e nessuno, nonostante gli impegni giornalieri che porta avanti il Comitato e le numerose difficoltà: alcuni volontari impossibilitati ad arrivare alla sede per la viabilità o perché avevano l’acqua in casa. Ovviamente, il tutto a pandemia in corso.
Stiamo ancora creando la nostra struttura, dobbiamo aggiornare tutti i nostri OPEM e fare un corso per crearne di nuovi, ci serve del materiale e piano piano costruiremo un grande team, formato da volontari pieni di capacità e passione.
Non abbiamo dalla nostra uno storico di area 3 da esibire, e ci può stare, ma da ora abbiamo dalla nostra la risposta che abbiamo dato per questa prima emergenza che abbiamo affrontato tutti insieme, l’impegno e il messaggio che è arrivato ben chiaro a tutti: alla consulta, come al comune, come alla CRI nazionale, che ci siamo stati al massimo delle nostre possibilità per aiutare la nostra gente. E non sarà l’unica volta. Faremo del nostro meglio per esserci sempre e per implementare e migliorare costantemente la nostra capacità di risposta.