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Ravarino c'è! - di Maddalena, volontaria presso la sede di Ravarino [da NL28 del 30 aprile 2021]
La Croce Rossa Italiana è presente anche nel territori dell’unione del Sorbara con sede a Ravarino, una piccola realtà nata nel 2009, ora più che mai di supporto al territorio, all’amministrazione comunale e alla popolazione.
La sede di Ravarino è attualmente impegnata soprattutto in attività socio assistenziali e, sin dall’inizio, è nata per sostenere i bisogni del territorio offrendo anche in alcuni periodi un servizio estemporaneo di emergenza/urgenza, a cui si sono aggiunti vari corsi di formazione e la attiva partecipazione a manifestazioni e dimostrazioni.
Nell’ottica di una cooperazione territoriale, tanti sono i volontari temporanei che hanno deciso di avvicinarsi al mondo della Croce Rossa Italiana, scegliendo di partire dalla realtà ravarinese.
Nella nostra attività socio-assistenziale, comunque sempre trainante per la sede di Ravarino, collaboriamo attivamente con le varie associazioni del territorio: durante lo scorso anno e nel Tempo della gentilezza, è stato dato supporto, in accordo con altre associazioni del territorio, a circa 75 famiglie, per un totale di oltre 200 persone!!
L’emergenza Covid ha moltiplicato le richieste da parte della popolazione, prime fra tutte l’acquisto farmaci e della spesa per le persone positive al Covid che non possono uscire di casa (la Croce Rossa è stata in questo l’unico riferimento per il comune), ma anche distribuzione di abiti e l’assistenza a famiglie rifugiate. La missione di supporto sociale si svolge in accordo e collaborazione con gli assistenti sociali, non limitandosi al solo sostegno alimentare, ma anche ad un aiuto nell’organizzazione familiare.
A queste si sono affiancate attività specifiche, legate a particolari momenti come la preparazione e la distribuzione delle calze della Befana o la distribuzione domiciliare di oltre 1000 mascherine ad inizio pandemia.
L’emergenza sanitaria ci ha fermato per le attività di formazione, ma siamo pronti a ripartire: la speranza ora è che, con il miglioramento delle condizioni sanitarie, possano riprendere anche tutte le altre attività, con eventi partecipativi e corsi di primo soccorso non solo volti ai volontari, ma anche ai bisogni formativi del territorio.