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La salute cresce con i giovani: le attività nelle scuole - Roberto Bandieri
da newsletter 66 del 15 gennaio 2023
Stiamo iniziando il decimo anno di attività di un percorso di introduzione al primo soccorso che ha visto protagonista la Croce Rossa Italiana con i Comitati di Modena (per otto anni) e Sassuolo (per due anni). La scuola che ci ospita in tutto questo lungo periodo è l’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di Castelnuovo Rangone (MO).
L’idea è semplice: abbiamo messo insieme alcune idee di base pensando che la seconda media fosse l’anno migliore per iniziare a parlare di Primo Soccorso, ricomprendendo in questo minipercorso, anche l’esecuzione delle manovre salvavita.
In seconda media il programma di scienze si propone di studiare il corpo umano e perciò mettiamo un po’ di pepe sul didascalico studio del cuore e dei polmoni, affiancando il che-fare quando qualcosa non funziona.
Altresì, il secondo anno del ciclo primario consente di arrivare a ragazzine e ragazzini già ambientati nell’ambiente scolastico. Mentre il primo anno è un poco la transizione dalla scuola elementare, il terzo anno è quello del primo esame vero della vita scolastica e pertanto i tempi sono assai compattati su tutto.
Abbiamo trovato una collaborazione interna sin dal primo anno da parte di tutti i docenti e della professoressa Cristina Gibellini in particolare che ha pensato il progetto insieme a noi.
L’utilità che una formazione di base venga svolta durante il ciclo di istruzione secondaria inferiore ci assicura che tutta la popolazione scolastica, compresi coloro che smetteranno di studiare presto, sarà formata.
Sulla durata del percorso abbiamo riflettuto a lungo; contemperando le esigenze del rispetto dei programmi scolastici, le difficoltà negli scambi di ore tra i docenti, l’impraticabile lunghezza del percorso del corso di primo soccorso alla popolazione, la presenza di alcuni contenuti già svolti a scuola e la necessità di integrare formazione in aula a manovre pratiche, siamo atterrati su una durata di 4 ore: due durante la materia di scienze con la/il docente di riferimento ed altre due durante le ore di educazione motoria in modo anche da essere in palestra e, con il docente di riferimento, a fare poi da “ripetitore” dei contenuti espressi, anche durante il resto dell’anno.
Questa durata, peraltro, si adatta benissimo ad erogare tutti i contenuti richiesti ed a dare quella tranquillità di esposizione che serve per trasmettere idee, principi e tecniche che dovranno essere ricordati indefinitamente.
Il lavoro in aula ed in palestra è integrato dai docenti di Scienze che poi trasferiscono alcuni dei temi esposti da CRI nei loro programmi didattici e ne faranno oggetto di verifica. Lo stesso dicasi per le manovre salvavita apprese durante le ore di educazione motoria, le quali sono riprese durante l’anno dai docenti e fanno parte anche delle valutazioni finali ed in itinere.
Non è stato marginale affatto l’avere inserito il percorso di formazione nel primo soccorso anche nel più ampio programma di educazione alla cittadinanza. Questo fatto ha costituito un collante di programma molto importante e dalle discipline più ovvie, come le scienze e l’educazione motoria, da questo anno abbiamo integrato un pezzo di programma anche in lingua inglese in modo da aiutare le ragazze e i ragazzi a fondere saperi ed acquisire competenze anche in modo trasversale.
E’ in corso la stagione 2023 e come sempre le ragazze ed i ragazzi sono carichissimi!