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Lavoriamo per garantire un'efficace e tempestiva risposta alle emergenze nazionali ed internazionali, attraverso la formazione delle comunità e lo sviluppo di un meccanismo di risposta ai disastri altrettanto efficace e tempestivo.
Eventi metereologici sempre più intensi legati ai cambiamenti climatici, la crescente industrializzazione, l’aumento delle persone che vivono in condizioni precarie fanno sì che una delle principali attività della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa consista nel rispondere in maniera rapida ed efficace alle emergenze nazionali e internazionali.
L’Attività di Emergenza rientra tra i “Compiti Istituzionali” della nostra Associazione ed è prevista nel nostro Statuto, infatti Croce Rossa Italiana è in prima linea nel prestare il proprio contributo laddove sia necessario al fine di salvare vite e fornire assistenza immediata alle comunità colpite dal disastro sia a livello nazionale sia internazionale, ridurre il loro livello di vulnerabilità e ristabilire e migliorare il funzionamento delle comunità stessa a seguito dei disastri.
Croce Rossa Italiana partecipa alla risposta alle grandi emergenze - sia a livello nazionale - la sua azione è intesa sia come attività di “Protezione Civile” o di preparazione, prevenzione e/o risposta a situazioni straordinarie, operando anche in qualità di Struttura Operativa del Servizio Nazionale della Protezione Civile - sia a livello internazionale - in questo caso la sua azione è intesa come attività di preparazione e risposta a disastri o crisi che interessano paesi esteri, ed opera con il sistema della Federazione Internazionale di Croce Rossa, o su richiesta del Comitato Internazionale della Croce Rossa, o nell’ambito del Servizio Nazionale della Protezione Civile o in accordo con il Ministero degli Affari Esteri, ma sempre e comunque in accordo bilaterale con la Società Nazionale di Croce Rossa interessata dall’evento.
Solo qualora l’evento calamitoso sia già occorso scatta “l'Intervento”, il quale è solo uno dei quattro pilastri su cui si basa la gestione delle emergenze e che schematicamente, è così composta:
Alla Previsione competono lo studio del territorio, l’analisi dei rischi, la conoscenza storica del territorio, l’identificazione di siti industriali problematici, ecc. È quindi fondamentale per capire quali problemi possano sorgere in una determinata area sia per cause naturali sia per attività umane. Dalla conoscenza del rischio deriva la capacità di studiarlo.
La Prevenzione consiste invece nel mettere in atto tutte le misure atte ad evitare che un evento catastrofico possa accadere o possa perlomeno limitarne il suo effetto. Basti pensare alle attività di monitoraggio periodico degli argini, ad esempio.
Compete a questa fase anche la formazione del personale e l’informazione della popolazione perché sia preparata a contrastare un determinato evento. Alle volte basta poco, come un disegno su una parete per ricordare ai bambini di infilarsi sotto i propri banchi quando c’è una scossa di terremoto.
Durante l'Intervento, che presuppone quindi il manifestarsi dell’evento disastroso, non bisogna sottovalutare l’importanza di agire verso i soggetti più vulnerabili non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico e/o emotivo.
Infine, quando è passato il picco dell’emergenza e i riflettori si spengono, inizia l’ultima fase, quella del Superamento e Ripristino.
Perché è fondamentale esserci, anche molto tempo dopo, quando la società deve ricostituirsi e la ripartenza può essere vista come un’opportunità per sanare limiti preesistenti ed evitare criticità future creando realtà più inclusive.
Croce Rossa Italiana
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